COME HACKERARE UN COLLOQUIO DI LAVORO

Il Colloquio di Lavoro è hackerabile?

Vi state domandando perché ci avete impiegato anni per capire che quella stronza che credevate potesse diventare la donna della vostra vita vi ha tradito? Oppure perché l’uomo con il quale dividete l’affitto ed il cuore si e’ rivelato un cretino?

Bene, mettetevi l’anima in pace perché siamo in presenza di un semplice caso di “relazioni personali” dove il ”tempo” e solo il tempo è in grado di fornirci risposte chiare e definitive sulle aspettative che nutriamo nei confronti delle altre persone.

Allo stesso modo nei colloqui di lavoro, quando siete in presenza di giovani recruiter senza esperienza condizionati (e condizionabili) dai loro pregiudizi e stereotipi è necessario avere la certezza di dargli in pasto quello che vogliono sentirsi dire, fargli vedere ciò che si aspettano di vedere e tranquillizzarli così da poter arrivare indenni al traguardo del posto di lavoro dove, con il tempo, potrete dimostrare veramente i vostri talenti e le vostre qualità.

Quindi se volete per così dire “hackerare” un colloquio di lavoro per non correre il rischio di essere scartati ancor prima di aprir bocca; arrivate puntuali, ben curati e sorridete. Non fatevi cogliere impreparati.

NON siate voi stessi… per quello c’è tempo.

20 commenti a “COME HACKERARE UN COLLOQUIO DI LAVORO

  1. Ottimo, per ottenere un lavoro bisogna prenderli in giro, e questo uno dei motivi per cui la stragrande dell aziende assume persone al posto sbagliato e al momento sbagliato. Chi veramente vale e lo sa non abbia timore di sbattere la porta delle aziende e mettersi a fare concorrenza. I valore aggiunto siamo noi stessi nell’ambiente che vogliamo noi e nel modo che a noi e più congeniale!!

  2. L ideale sarebbe bypassare direttamente alcuni recruiter…per certe pozioni…i posti di lavoro li ho ottenuti sempre tramite colloquio diretto con la dirigenza…

  3. Non più di un mese e mezzo fa ho fatto un viaggio a Francoforte e, parlando con delle persone riguardo i centri per l’impiego locali, mi è stato detto che chi ha una specializzazione può chiedere un appuntamento per essere selezionato da un recruiter che abbia le necessarie competenze. Sembra una soluzione incredibilmente semplice. Anche in Italia, una volta, chi selezionava il personale era una figura importante che univa la capacità di riconoscere la persona adatta ad un lavoro,, con una conoscenza approfondita del lavoro medesimo. Al giorno d’oggi invece si preferisce affidare un compito tanto delicato a ragazzi molto giovani e senza alcuna competenza specifica rispetto alla mansione per cui si presentano i candidati, ordinandogli di somministrare pseudo test psico attitudinali e fornendogli una sorta di “tabella” con l’incarico di verificare unicamente se il candidato corrisponde perfettamente alle voci che la compongono oppure no, scartandolo a prescindere in caso di responso negativo. Il risultato è che molti, conoscendo i parametri su cui i selezionatori si basano, reciteranno una parte per rientrarvi, mentre coloro che invece potrebbero ricoprire alla perfezione la mansione, verranno scartati per ragioni che nulla hanno a che fare con le loro skills o con la loro capacità di portare a termine i compiti richiesti o lavorare a contatto con i colleghi o con il pubblico. Il risultato sarà unicamente l’avere persone sbagliate nei posti sbagliati.

  4. Posizione provocatoria, in netto contrasto con le teorie prevalenti che impongono sincerità e trasparenza. Dove sta la verità?

  5. Triste verità, recriuter giovani e pompati ad arte e buttati nella mischia a giocare col futuro di persone…

  6. Adattarsi, improvvisare, raggiungere lo scopo ( Cit. Gunny ), oppure “ la teoria del camaleonte “ 😊

  7. Provocatorio e stimolante per i giovani recruiter, migliori HR significa migliori posizioni inserite… Complimenti, difficile spiegarlo se non in chiave ironica come questa.

  8. Massimo Rosa perché i tecruiter esterno conoscono l’ azienda? Ne ho incontrato non paio che avevano loro bisogno di essere seguiti da un bravo psicologo..oltre ad avere la vitalità di un ameba..e non sapere neanche di cosa stessero parlando

  9. Ho notato in alcuni professionisti cambiamenti ogni 4 /6 mesi, mi domando i recruiters che hanno selezionato questi soggetti che in italiano si chiamano mercenari continuano a fare danni?

  10. Buongiorno ,senza nessun tipo di vena polemica,
    perché i giovani recruiter non selezionano giovani candidati
    e
    Senior recruiters candidati con esperienza?
    Penso che questo sia il problema.
    Grazie

  11. In 20 anni ho sperimentato recruiter: giovani con proprietà di linguaggio (1 e me lo ricordo ancora); giovani neolaureati in psicologia inseriti in agenzia più per ragioni economiche che altro (molti); miei coetanei di ora in gamba (10/12); persone di eta’ disparate frettolose e che facevano domande da fascia 22-6 (perso il conto); un settantenne fantastico che nonostante il contesto legato alle vecchie ed obsolete tecniche di selezione (es. questionario di mezz’ora scritto a mani dove si dovevano dichiarare anche nomi e dati personali dei genitori!) in 2 minuti netti aveva capito che mandandomi a lavorare da quel loro cliente mi avrebbe tagliato le ali. È stata l’unica volta in cui son stata davvero felice di essere stata me stessa, cosa che ho sempre fatto. A me non piace ballare e non mi piacciono le maschere, ergo ai balli in maschera non ci vado. I giovani devono poter sbagliare, andrebbero introdotti nel mestiere partendo dalla selezione delle figure piu’ umili. Trovo inadeguato e inelegante affidare ad un giovane la selezione di figure Sr/Manager che spesso hanno molti anni di età e di bagaglio in piu’: in questo caso il colloquio non è più serio perché dipende da quanto colpisci il recruiter non dal talento. Gravissimo!

  12. Oh che consiglio scostumato e politicamente scorretto, Massimo Rosa! Quasi quasi le propongo di scrivere un libro insieme…

    Ah ma che sbadata! Lo abbiamo già fatto 😏
    Scherzi a parte, aspetto divertita il momento in cui il solito indignato di turno punterà il dito contro questo “SConsiglio”.

    Chi invece capisce e apprezza, troverà altro pane per i suoi denti qui => http://www.libromissionelavoro.it…

  13. La mia teoria è che non c’è lavoro, anzi è il Mercato del lavoro che sta mutando o evolvendosi verso nuove frontiere! Quindi dobbiamo interpretare tali segni e capire verso quale direzione stiamo andando. Secondo me il vero problema dev’essere risolto a monte e cioè non essere selezionati in base alla simpatia o altre caratteristiche, ma cercare di comprendere al meglio come poter indirizzare la risorsa in un contesto dove può creare ricchezza aziendale, sviluppare le sue capacità in un ambiente mutevole, dinamico e in continua crescita; quindi dare maggiori possibilità alla persona di mettere in pratica le sue capacità va oltre il mero colloquio che secondo me è poco efficace per valutare al meglio quest’ultima fornendo una visione d’insieme limitata.

  14. Buonasera, ho notato che si differenzia molto il colloquio che si ha con un recruiter uomo, da quello che si ha con una donna. Gli uomini apprezzano qualità che le donne invece recepiscono come arroganza o minaccia. Non sono MAI stata assunta da donne, ho spesso modificato il mio atteggiamento nei colloqui, come lei Massimo suggerisce, per non urtare nemmeno con la postura.
    Ma non è valso a niente.
    Mi auguro un giorno di ricredermi, forse sono solo state casualità.

  15. Aggiungo una cosa: le società di recruiting dovrebbe essere valutate dai candidati e dalle aziende che si sono rivolte a tali società e i feedback essere visibili da tutti. Come avviene per i venditori su Amazon.

  16. ISTRUZIONI PER LA LETTURA
    Il presente post si riferisce ad un colloquio con selezionatori in erba. Sono esclusi i casi di professionisti dotati di antidoti e strumenti anti-bias (distorsioni valutative).

  17. A svolgere l’attività di recruiting dovrebbe essere l’azienda stessa che ricerca personale perché sa cosa cercare e cosa vuole e può percepire se il candidato ha le carattistiche adatte.

  18. Ci vuole una personalità forte e spalle larghe per esser se stessi … ma l’originalità che si può offrire se si è’ al cospetto di persone oneste intellettualmente (rare..)è’ impagabile …. occorre sempre capire chi si ha difronte! Che mondo difficile …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.