Che si sentisse il bisogno di questo libro? Direi di no.
Magari però un po’ di verità sui retroscena che regolano il rapporto degli jobseeker ed i loro recruiter-aguzzini a qualcuno potrebbe interessare, ed allora perché no, dai??! E poi #machecazzo, lo hanno fatto tutti e io chi sono il figlio della serva?
Con questa banale e patetica introduzione mi illudo di risolvere l’imbarazzo con il quale mi vedo obbligato a pubblicare questo post sull’uscita del mio libro “Un Lavoro infernale”, ma siccome non sono particolarmente avvezzo a tali subdole attività commerciali approfitto per raccontare a coloro che ancora sono in lettura un po’ di storia del sottoscritto e della sua miserabile attività di blogger.
Qualche anno fa quando inserii fra le mie attività quella di blogger mi imposi un solo punto fermo: fornire valore ai lettori tramite la sincerità e la schiettezza.
Quello che ne scaturì fu un modesto prodotto editoriale immediatamente battezzato “politicamente scorretto” ma, cosa più incredibile, fu che nel giro di poche settimane guadagnò attenzioni, commenti e molte migliaia di lettori giornalieri.
Il motivo di tanto riscontro, a parte l’atipicità del tono ed i punti di vista mai convenzionali con i quali mi sforzo di affrontare argomenti sensibili, fu che dopo essermi ostinato per anni a perseguire i migliori insegnamenti in fatto di bon ton ed etichette nei rapporti professionali al motto di “bisogna per forza piacere a tutti” ed aver ottenuto in cambio un rapporto con gli altri piatto e mediocremente appagante, la piantai!
Questo fece la differenza, esprimere realmente cosa avviene nelle stanze di chi assume e farlo con parole e toni mai usati prima cambiò tutto.
Il mio pubblico probabilmente scemò ma chi rimase in piedi si distinse per essere realmente “affezionato” al nostro rapporto e finalmente il mio nuovo posizionamento mi distinse per quanto stavo facendo e mi fece realizzare di poter fare la differenza.
Quando mi proposero di produrre questo libro partendo dai contenuti del blog l’idea di base era proprio quella di testimoniare una serie di eventi che potessero di volta in volta provocare delle reazioni forti e spingere i lettori a pensare e guardare i problemi legati al lavoro ed alla carriera con occhi diversi, nella speranza di ottenere finalmente risultati diversi.
Il prodotto che ne derivò è questo libro, una raccolta di oltre un anno di articoli e rimuginazioni ad alta voce.
In realtà l’atto dello scrivere è stato già di per se terapeutico, oltre a divertirmi moltissimo è stata un’utile valvola di sfogo per le tensioni del mio lavoro, un lavoro infernale.
Spero di essere riuscito a fornirti uno strumento, uno spunto di riflessione, una visione inconsueta o anche solo di averti strappato un sorriso o una smorfia, se così fosse mi riterrei fortunato di aver potuto avere l’onore di incrociare le nostre vite e concorso a migliorarle.
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