Gang Bang o Ricerca e Selezione di Personale?
No, parlare di gang bang non è fuori luogo.
In “UN LAVORO DA INCUBO“ ebbi modo di parlare di questo mercato del lavoro ormai completamente fuori di testa, pieno di contraddizioni ed incapace di dare risposte adeguate.
Nello specifico della Ricerca del Personale le cose non vanno meglio.
Gli operatori del settore stanno lavorando peggio di qualche anno fa, di più e con retribuzioni sempre più basse, quando non addirittura a “buon fine”.
La tecnologia, come molti speravano, non ha migliorato il processo di reclutamento, al contrario, lo ha trasformato in una enorme gang bang dove tutti fanno tutto e di più.
I più virtuosi di noi stanno cercando di salvare capra e cavoli concentrandosi su clienti e incarichi “esclusivi” e la cosa per certi versi potrebbe anche funzionare ma non durerà per molto.
Già in “LINKEDIN UCCIDERA’ LA RICERCA E SELEZIONE DI PERSONALE?“
proposi qualche modesta ricetta ma oggi vorrei tentare di rilanciarla evidenziando come il vero segreto per emergere e continuare a prosperare oggi nel settore della Ricerca e Selezione di Personale immagino sia avere un talento particolare nell’avere accesso a CANDIDATI ESCLUSIVI, inaccessibili ai più.
Il tema della “selezione” è obsoleto e ormai buono solo per qualche teorico che vive di ricordi.
Un dato di fatto è che ormai non solo non esistono più i clienti esclusivi ma in particolar modo non vi è più accesso a fonti di reclutamento esclusive e questa è la vera differenza.
Tutti i candidati si muovono costantemente, proprio come in una enorme Gang Bang, direttamente, indirettamente, tramite noi, le agenzie, la concorrenza, i motori di ricerca, i social, sino ad arrivare a contattare direttamente le aziende.
Se ti occupi di Ricerca e Selezione di Personale ed utilizzi agli stessi bacini di reclutamento delle concorrenza contatterai gli stessi candidati dei tuoi competitor e dunque per riuscire a trarne un vantaggio sarai obbligato ad incentrare la tua strategia sul prezzo (al ribasso) e sulla rapidità di presentazione, trasformandoti in un’agenzia “spara curricula”.
Credo che moderno professionista della Ricerca e Selezione del Personale debba essere un talento nell’avere accesso a Candidati Esclusivi, che lavorino esclusivamente con lui, che non siano accessibili ai suoi concorrenti ma soprattutto non siano contattabili dalle aziende clienti.
Questa è la chiave.
Poter accedere a questo tipo di candidati è l’unico modo per riposizionarsi sul mercato e rendersi appetibili agli occhi dei potenziali clienti che non solo arriveranno più numerosi che mai ma saranno disponibili a pagare parcelle maggiori.
A questo punto però diventereste dei procacciatori, degli agenti alla Rajola che piazzano il loro assistito sul mercato.
Io ci sto anche ad avere un procuratore però credo che io debba contribuire al sua consulenza.
Alla fine chi è il cliente ?
Comunque io ci sto
🙂
Caro Massimo,
quella del candidato esclusivo mi sembra più un la ricerca del Santo Graal che un obiettivo su cui fare una strategia. Sicuramente esistono le superstar, i Messi ed i Ronaldo ma oggettivamente sono talmente pochi che impostare l’attività dell’Head Hunter sulla ricerca di unicorni mi pare una strada poco percorribile.
Però io credo che l’Head Hunter dotato di esperienza, professionalità e sensibilità possa ancora fare la differenza andando a cercare non tanto il “candidato esclusivo” quanto il candidato giusto per la realtà aziendale che ha bisogno di una risorsa importante.
Soprattutto la media impresa italiana non è strutturata per la ricerca del personale, un imprenditore può infatuarsi di un professionista per poi scoprire che non è la persona adatta a lui o alla sua azienda avendo fatto alla fine un gran danno ad entrambi. Solo la consulenza di un HH con la giusta esperienza può guidare un imprenditore verso le scelte migliori.
Altresí “spocchiosi 50enni che dall’alto della loro intoccabile e infallibile preparazione scartano a prescindere senza essere minimamente in grado di valutare in modo oggettivo i candidati” ma solo perché loro hanno la verità in tasca…si vecchia di 30 anni. Ma anche questo è il mercato “marcio” del lavoro in italia ( scritto volutamente in minuscolo )
… il fatto è che certe attività – e parlo delle “gang bang” – risultano non solo insoddisfacenti ma anche pericolose per gente anche esperta, se a condurle son certune/i che “toccano-toccano ma fan solo confusione” o, peggio, perché mal organizzati e senza appropriati visori e visure… rischi di trovarteli dove di certo, non si vuole… ( mi si perdoni la goliardica descrizione ma da toscano e coinvolto in prima persona da tali potenziali processo, mi è venuta spontanea… poi ci sarebbe la barzelletta del giovane ingegnere in apprendistato presso studio affermato ma non mi pare qui il caso…)
Parole sante dott Rosa!