Qualche risentimento di troppo ha suscitato il mio articolo “Io sto con Carpisa” (https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6313064868291309568 ) nel quale, pur non appoggiando espressamente l’azienda nella sua “immorale” operazione di marketing, non mi sono da essa smarcato.
Così facendo HO SBAGLIATO, calpestando la sensibilità di molti che da me si attendevano il contrario.
HO SBAGLIATO, immaginando che il solo fatto di essere consapevole di alcune verità apprese sul campo potesse essere sufficiente a mettermi in condizione di “imporre” il mio punto di vista.
HO SBAGLIATO peccando di presunzione, convinto che il mio ruolo mi esulasse dalle responsabilità di ciò che pubblicamente affermo.
Realizzo solo ora che, al contrario, avrei dovuto approcciare la questione del LAVORO strumentalizzato a tal punto sino a trasformarlo in un “gadget” con argomenti più robusti di quanto non abbia fatto semplicisticamente proponendo i miei piccoli ragionamenti.
DOMANDO SCUSA a coloro che si sono sentiti offesi o anche solamente irritati dalle mie parole e confido nel fatto di aver appreso una lezione che spero possa consentirmi di crescere come persona ancor prima che come il professionista che così tanto tengo ad essere considerato.