RISPETTO, EDUCAZIONE E GENTILEZZA,
LE RISORSE UMANE CHE VORREI
In oltre 25 anni di Selezione del Personale non è mai successo che un’azienda mi chiedesse di individuare candidati in possesso di requisiti caratteriali quali la gentilezza o l’educazione.
Lavorare in un ambiente dove il rispetto, la cortesia e l’educazione sono le basi sulle quali si sviluppano le dinamiche comunicazionali dell’impresa è invece per me fondamentale.
Sono convinto che le sfide che le nostre aziende dovranno affrontare in futuro potranno essere combattute non soltanto con lo sviluppo tecnologico o l’adeguamento all’industria 4.0, ma ponendo particolari attenzioni alle relazioni personali ed al rispetto delle Persone.
La qualità della vita dipende spesso dalla qualità del lavoro e dell’ambiente nel quale lo si pratica.
Quando è possibile scegli di lavorare per aziende che apprezzino davvero il tuo talento, il duro lavoro che svolgi e la tua lealtà, prediligi in pratica capi e colleghi che non si limitino a tollerare la tua presenza ma ti celebrino ogni giorno.
Io le ho chiamate RISORSE UMANE 4.0
E finalmente !!! Ci sorprendiamo per una cortesia o gentilezza gratuita ormai abituati ad arroganza, prepotenza e al più furbo che prevalica… Io voglio ardentemente voglio lavorare e passare gran tempo della mia giornata con persone gentili. Evviva !!
Assolutamente concorde Massimo. La realtà delle “nuove” sfide affonda le radici nella valorizzazione delle cose semplici attorno alle quali costruire.
Siamo in piena 4rta rivoluzione, l’ intelligenza Artificiale sta sostituendo l’uomo in molti reparti, in molti ruoli… Il focus sulla risorsa umana è fondamentale per dare quel “di piu’ ” che la macchina non potrà mai dare per affrontare le sfide che le aziende incontrano.
È meglio guardare dentro di noi, se tutto questo ci sta stretto o se ci urta in particolare il comportamento sgarbato o incivile, provate a sorridere e salutare ugualmente. Tante volte funziona, come andare per sentieri montani e si saluta gente che non si conosce, oppure in moto dove il saluto c’è sempre oppure viaggiate, ci sono paesi e nazioni dove ci si saluta senza conoscere nessuno, dove la curiosità di sapere da dove vieni o semplicemente chiedere come stai, sembra banale ma a mio parere metterci uno contro l’altro ci porta a questo tipo di società. Buona serata a tutti.
Noto che nel nostro paese ancora si pongono differenze tra varie categorie sociali o etniche. Invece le vere differenze sono tra persone. Mi spiego: in questo post si parla circa L’educazione che in Italia è scarsa. I maleducati invece sono ovunque. A nulla vale la cultura e i viaggi se poi la “mente è chiusa”. Mio padre, uomo laicissimo, mi ha insegnato a non “categorizzare” mai.
Forse qualcuno se ne sta accorgendo che senza un ambiente di lavoro dove educazione ,cortesia , rispetto e attenzione alla persona, devono essere il punto di partenza per qualsiasi obiettivo da raggiungere che sia 4.0 o quello che vogliamo
Niente di piu’ vero, oggi giorno soprattutto, dove c’è uno smarrimento e malcontento generale e un individualismo congenito, i rapporti umani sono molto piu’ importanti di un tempo. Mi accorgo nel mio lavoro, a rapporto col pubblico, come un sorriso, una battuta, un attenzione.che si rivolge ad un altro individuo consolidi i rapporti. A volte e’ anche possibile dettare un cambio di rotta su persone che di primo acchito possono sembrare schive e poco predisposte ai contatti, che poi si rivelano interessanti e interessate.
la riflessione che poni secondo me è piu’ profonda: per quale motivo dobbiamo tutti specificare come necessarie e basilari certe caratteristiche quando fino a poco tempo fa si davano per scontate, o meglio, si davano per assodate?
Condivido pienamente ! È importante che prole come rispetto , educazione e gentilezza vengano inseriti nella quotidianità del lavoro. Se i rapporti umani sono positivi anche il risultato è positivo !
La forma E’ la sostanza.
Crea dipendenza, fiducia, rispetto, empatia, collaborazione, allineamento. Marca una linea su come si fanno le cose.
A volte le aziende perdono collaboratori anche per questo aspetto, molto spesso sottovalutato.
Sinceramente gentilezza ed educazione sono la base per una relazione costruttiva, nella vita come nel lavoro. A me è capitato di trovare colleghi mancanti di queste caratteristiche. Trattare con saccenza e mancanza di umiltà colleghi o futuri colleghi non è una cosa che amo nè che applico dunque Rispetto, educazione e gentilezza prima di tutto e forse sono anche doti in un contesto come il nostro, quello dell’HR, necessario per creare quella giusta empatia capace di collaborare positivamente con dipendenti e clienti.
Finalmente!!! Fino ad ora essere educati e gentili era/è sinonimo di debolezza (fortunatamente non per tutti).
Dove c’è rispetto, educazione e cortesia si lavora mooolto meglio!
Bravo Massimo! in un’azienda di piccole dimensioni mi occupavo anche di selezione e colloqui. potrei raccontarti tanti aneddoti ma mi limiterò a questo. mi chiama il centralino per dirmi che era arrivata una candidata, ho detto alla collega di dirgli se gentilmente poteva aspettare 15 min. perché in quel momento dovevo risolvere un problema in produzione. salgo dopo 20 min esatti, mi presento e chiedo scusa per il ritardo. visto che dal cv risultava in cerca di lavoro da più di un anno, quindi per me non occupata in quel momento, la risposta che mi aspettavo era: non si preoccupi, purtroppo ho tanto tempo. la risposta è sta: non mi piace aspettare, me ne stavo per andare.
Condivisibile ma, almeno in teoria, sostanzialmente scontato.
Nessuno vorrebbe in “famiglia” una persona maleducata e scortese.
Una richiesta che fa riflettere su un certo andazzo del modo di comportarsi delle persone in azienda e non solo…
Dovrebbero essere insite nella persona di ognuno di noi, ma ahimè molto spesso le persone dotate di queste “basilari” caratteristiche sono sempre meno. A volte basta poco per distinguersi..e questo è uno di quei casi per fare la differenza!👍
d’accordissimo. Il mestiere lo si può sempre imparare, ma rispetto, educazione e gentilezza (merce rara ormai) sono innate, o comunque trasmesse dalla famiglia, ma non di certo imparabili all’Università
A mio parere in qualunque cosa si faccia o si chiede, bisogna avere sempre il rispetto e l’educazione a mio parere è un buon biglietto da visita.
Dovrebbero essere le basi di una società civile, ma molto spesso vengono considerate superflue a discapito di atteggiamenti rudi e maleducati perché ormai tutto è dovuto.
Dunque un’azienda, che ha chiaro che il gruppo , vero motore della crescita, si costruisce con la gentilezza e la disponibilità reciproca. Il vero talenti sono I costruttori di gruppo. Bravi 👏🏻👏🏻👏🏻
… d’accordo con Lei dr. Rosa. Gentilezza, educazione e rispetto, valori dal sapore antico che – fortunatamente non in tutti – sono stati sostituiti da cafonaggine, arroganza e tanta, tanta supponenza. Il mio quesito è: i primi, d’ufficio, dovrebbero razionalmente prevalere sui secondi ma …. in un rapporto professionale, quale dei due individui contrapposti si adegua all’altro … ?
Probabilmente non avete mai avuto a che fare con i laboratori di confezioni! Dove la vessazione regna sovrana!!!
Quotidianamente mi pongo la stessa domanda…perché la gente Non risponde mai grazie o chiede scusa?
Sono talmente abituato a ringraziare che lo trovo scontato ma purtroppo mi accorgo di essere una mosca bianca..tutti arrabbiati,scortesi…
Non capisco cosa stia succedendo!
Bravo Massimo! in un’azienda di piccole dimensioni mi occupavo anche di selezione e colloqui. potrei raccontarti tanti aneddoti ma mi limiterò a questo. mi chiama il centralino per dirmi che era arrivata una candidata, ho detto alla collega di dirgli se gentilmente poteva aspettare 15 min. perché in quel momento dovevo risolvere un problema in produzione. salgo dopo 20 min esatti, mi presento e chiedo scusa per il ritardo. visto che dal cv risultava in cerca di lavoro da più di un anno, quindi per me non occupata in quel momento, la risposta che mi aspettavo era: non si preoccupi, purtroppo ho tanto tempo. la risposta è sta: non mi piace aspettare, me ne stavo per andare.
Condivisibile ma, almeno in teoria, sostanzialmente scontato.
Nessuno vorrebbe in “famiglia” una persona maleducata e scortese.
Una richiesta che fa riflettere su un certo andazzo del modo di comportarsi delle persone in azienda e non solo…
Dovrebbero essere insite nella persona di ognuno di noi, ma ahimè molto spesso le persone dotate di queste “basilari” caratteristiche sono sempre meno. A volte basta poco per distinguersi..e questo è uno di quei casi per fare la differenza!👍
d’accordissimo. Il mestiere lo si può sempre imparare, ma rispetto, educazione e gentilezza (merce rara ormai) sono innate, o comunque trasmesse dalla famiglia, ma non di certo imparabili all’Università
Dovrebbero essere le basi di una società civile, ma molto spesso vengono considerate superflue a discapito di atteggiamenti rudi e maleducati perché ormai tutto è dovuto.
Dunque un’azienda, che ha chiaro che il gruppo , vero motore della crescita, si costruisce con la gentilezza e la disponibilità reciproca. Il vero talenti sono I costruttori di gruppo. Bravi 👏🏻👏🏻👏🏻
… d’accordo con Lei dr. Rosa. Gentilezza, educazione e rispetto, valori dal sapore antico che – fortunatamente non in tutti – sono stati sostituiti da cafonaggine, arroganza e tanta, tanta supponenza. Il mio quesito è: i primi, d’ufficio, dovrebbero razionalmente prevalere sui secondi ma …. in un rapporto professionale, quale dei due individui contrapposti si adegua all’altro … ?
la riflessione che poni secondo me è piu’ profonda: per quale motivo dobbiamo tutti specificare come necessarie e basilari certe caratteristiche quando fino a poco tempo fa si davano per scontate, o meglio, si davano per assodate?
Condivido non solo il post ma anche il contenuto, l’educazione è la gentilezza non sono un sintomo di debolezza ma la base su cui si poggia, necessariamente un sistema sociale
La forma E’ la sostanza.
Crea dipendenza, fiducia, rispetto, empatia, collaborazione, allineamento. Marca una linea su come si fanno le cose.
A volte le aziende perdono collaboratori anche per questo aspetto, molto spesso sottovalutato.
Chiara Rognoni
Finalmente!!! Fino ad ora essere educati e gentili era/è sinonimo di debolezza (fortunatamente non per tutti).
Dove c’è rispetto, educazione e cortesia si lavora mooolto meglio!
Non si tratta nemmeno di soft skills queste sono basic skills!
Che meraviglia !!!!
L’educazione in particolar modo tende a scarseggiare in modo particolare nei profili cosiddetti “alti”.
Pienamente d’accordo e convinta
Merce rara l’eduazione. Anche da parte delle Aziende. Quante volte siamo stati contattati per una posizione, ci hanno domandato di inviare il cv entro la giornata, di compilare il loro form della privacy, dare disponibilità per un colloquio via Skype o magari anche prendere una giornata di ferie per un incontro in una città diversa e poi… spariscono nel nulla senza un minimo feedback????
Fondamentale. Però, purtroppo, si sopravvive anche in un ambiente dove tutto questo manca.
Rispetto,educazione e gentilezza a mio parere sono dei must…devono essere esercitati al di là degli interlocutori che potrai trovare nel percorso professionale .Utilizzare tali caratteristiche aiuta a rendere l’ambiente di lavoro più collaborativo e reattivo alla soluzione del problema.Per quanto concerne le relazioni esterne, la cortesia, gentilezza,educazione …vengono apprezzate tanto e aiutano a migliorare effettivamente la comunicazione con Enti terzi riducendo di moltissimo i tempi di risposta …il Rispetto, da che mondo è mondo…chiama Rispetto !…
Gentile Massimo, a marzo ho risposto ad una selezione attivata da un’agenzia interinale per conto di un’importante Azienda metalmeccanica. Sono stato convocato per un primo incontro in agenzia e, successivamente, ho sostenuto due colloqui con l’azienda. A due settimane dal secondo colloquio ho richiesto un feedback all’agenzia e, soltanto dopo vari solleciti, il referente dell’Agenzia mi ha chiamato dicendo che ero la figura scelta ma che avrei dovuto aspettare un mese circa perché l’azienda doveva sistemare alcune cose. Mi è stato anche suggerito di non rifiutare eventuali altre offerte di lavoro. Ad oggi, dopo più di un mese, nonostante abbia contattato direttamente il responsabile aziendale, non ho ancora una risposta. Dov’è la professionalità delle persone? Ma è normale questo comportamento?
Amen.
Sacrosanto.
Forse un tempo gentilezza ed educazione la si davano per scontate, come minimo requisito.
Poi il mondo del lavoro ha iniziato a premiare tra gli altri anche gli arroganti e i prevaricatori, perché magari portavano risultati, o perché seguaci della “legge del più forte”.
Il risultato è che oggi, qualità come gentilezza o educazione dobbiamo riscoprire, e con fermezza reintrodurle.
Ma ci vuole forza, perché contrastare l’arroganza con la gentilezza non è semplice, e chi ci tenta non deve essere lasciato da solo.
Assolutamente concorde Massimo. La realtà delle “nuove” sfide affonda le radici nella valorizzazione delle cose semplici attorno alle quali costruire.