Il segreto per assumere validi collaboratori è semplice: “Porre domande intelligenti durante i colloqui di selezione”.
Questa la regola di base!
Traendo spunto dal mio precedente articolo COLLOQUI E DOMANDE STUPIDE vorrei proporre la versione “ideale” derivante dai commenti degli utenti.
Il consiglio derivante consiste nel porre domande che stimolino ed “informino” i candidati di quanto e cosa vi stiate aspettando da loro.
“Crediamo che se lei venisse a lavorare da noi potremmo migliorare le nostre carenze nel settore X, cosa ne pensa?“, “I nostri percorsi di carriera interni potrebbero condurla a ricoprire l’incarico di Y entro 24 mesi, se la sentirebbe di rivestire il ruolo?” potrebbero essere validi sostituti delle tradizionali e banali domandine di rito del tipo “Qual è il suo peggior difetto e la migliore qualità?“, ecc.
Se desiderate valutare nuovi candidati per la vostra azienda potrebbe essere interessante cominciare a COMUNICARE con loro, anziché attendervi che rispondano quello che vorreste sentirvi dire.
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Il problema, almeno passando da intermediari, è che spesso chi fa il colloquio non ha nemmeno bene idea di cosa va cercando . Altra cosa a mio avviso importante è saper dare informazioni sulle “condizioni” di lavoro : quando non si sà dire ad un candidato se sono previsti turni , reperibilità , orari di lavoro inconsueti , come fa una persona a dire andiamo avanti sulla fiducia ? Si chiedono spesso e volentieri la rava e la fava al candidato ma dall’altra parte spessissimo c’è una gran carenza di informazioni e chiaramente i candidati già “occupati” difficilmente faranno salti nel buio
Sento dire da tutti voi, sia per esperienza diretta o per sentito dire, che questi uffici di ricerca personale non funzionano molto bene !!!! la stessa situazione si ripete nei vari job ….creati più per politica che per dare lavoro ai giovani e, dopo la legge fornero anche ai meno giovani !!! penso che oggi , con tutti i social e i vari siti aziendali , basterebbe avere precise informazioni e richieste direttamente dalle stesse aziende, invece che passare al vaglio ed essere giudicati validi o meno da personale non qualificato, çhe a volte non conosce nemmeno tanto bene le caratteristiche fondamentali di quanto e cosa sta ricercando !!!
E cosa mi dice di quei recruiter or HR italiani (dico italiani perchè per ora l’ ho riscontrato solo con italiani) che dopo il primo o secondo colloquio SPARISCONO, letteralmente spariscono, come i ragazzi non soddisfatti dopo il primo appuntamento, senza dare nessun feedback (in questo caso negativo) ma senza nemmeno rispondere a ripetute domande/richieste di feedback sul colloquio o ipotetico altro colloquio? Ho questo dubbio che mi assilla da settimane, perchè nè il coraggio e nè la briga di dire “abbiamo trovato un’altra persona più adatta”, “lei non è adatta” o “bla bla bla…”?
Perfetto, domande intelligenti. O meglio, colloqui intelligenti.
Non pertinente con questo post, vorrei lanciare una domanda che potrebbe essere interpretata da taluni come una provocazione, ma è solo uno spunto per una comune riflessione:
quanti recruiters (che brutta parola…) e quante aziende hanno sbagliato, e sbagliano, le valutazioni sui candidati ingaggiati?
Grazie.
Ecco perché lei sig Massimo Rosa è un top player nel suo campo.
perchè in italia si seleziona per la bravura o per ciò che uno sa fare veramente come negli altri Stati del mondo ma lasciamo perdere che sono solo chiacchiere da bar infondate solo pagliacciate per quei pochi allocchi che ancora credono
Caro SIg. Rosa, secondo lei perché ai colloqui si continua a dover rispondere a domande tipo: un suo pregio ed un suo difetto? Ma quando rispondo che sono una persona unica e fantastica e che l’unico difetto che ho è che ho poca capacità polmonare, perciò consumo prima le bombole in immersione o spingo di più sui pedali in salita, secondo lei, non ho risposto sinceramente e correttamente alla domanda? Suvvia ho sostenuto colloqui imbarazzanti: ha famiglia? si. Ha intenzione di fare altri figli? a 48 anni mica sono pazza. E’ disposta a viaggiare il 50-70% del suo tempo? ma se ho famiglia, sei deficiente a chiedermelo (o meglio mi paghi anche la tata con lo stipendio)? più leggo i suoi post più mi convinco che in Italia non c’è futuro, perché non si è in grado di cercare una sequoia in mezzo ad una piazza di paese. E tornare alle vecchie “referenze”? … non le chiede più nessuno?
Uno dei consigli più interrassanti ed intelligenti. Senza domande intelligenti resta solo un fine fiuto ed elevate capacità psico- interpretative- motivazionali che è difficile trovare in chi dovrebbe scegliere e poi gestire il personale
Un approccio sostanziale e collaborativo, che permette di individuare nel candidato le attitudini e la creatività. Complimenti.