CURRICULUM VITAE

Cos’è il Curriculum Vitae.

Fatevi conoscere, presentatevi

Il Curriculum Vitae è il vostro “biglietto da visita professionale”, tramite il quale sarete in grado di proporvi per eventuali incarichi di lavoro, partecipare a selezioni di personale o anche semplicemente effettuare delle presentazioni di voi stessi.

Ricordate che il Curriculum Vitae è il primo e, spesso, l’unico mezzo a disposizione del datore di lavoro per valutare l’eventuale idoneità di un candidato.

Il Curriculum Vitae costituisce in pratica un’opportunità importante:

per il candidato che aspira a trovare un posto di lavoro, e/o proseguire il suo percorso di formazione, in quanto permette di valorizzare e dare notorietà anche ai percorsi di apprendimento non formali;per le aziende e gli istituti di istruzione/formazione che hanno la possibilità di riconoscere con maggior chiarezza il possesso di conoscenze, abilità e competenze, indipendentemente dalle modalità con cui sono state acquisite e dalle qualifiche o titoli professionali posseduti dai singoli cittadini.

 


CURRICULUM VITAE EUROPEO

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Come si scrive un Curriculum Vitae.

 

Qualche domanda per cominciare

Che cosa si aspetta l’interlocutore?

Il potenziale datore di lavoro si aspetta di leggere un CV che gli dimostri quanto siete adatti a quel posto. Che glielo dimostri chiaramente, rapidamente (ne riceve molti) e senza sforzo (potrebbe avere poco tempo per riflettere o decodificare).
Un curriculum vitae efficace deve essere personalizzato. Dovrete riuscire ogni volta a valorizzare al massimo le vostre esperienze e competenze in relazione al tipo di lavoro e azienda a cui vi rivolgete.

 

La struttura del Curriculum Vitae

Il curriculum va impostato per sezioni in sequenza logica:

Dati anagrafici
Devono essere indicati nome e cognome, numero di telefono e di cellulare, indirizzo di posta elettronica. Vanno precisati luogo e data di nascita e l’indirizzo.
Chi ha svolto il servizio militare può scrivere “obblighi di leva assolti”.
Può essere riportato lo stato civile, pur non essendo indispensabile.

Studi compiuti
Se si ha una laurea, si mette per prima. Il voto va sempre indicato, a meno che non sia molto basso. Insieme al voto di laurea vanno riportati:
– anno di conseguimento della laurea;
– università;
– facoltà e argomento della tesi.
Seguono eventuali master e corsi post-laurea. Il diploma superiore si cita solo se può essere significativo per il destinatario.

Del diploma superiore va indicato l’anno di conseguimento, il voto solo se molto positivo.

In certi casi può essere opportuno evidenziare se si è seguito un indirizzo di studi specifico.

Esperienze professionali
E’ la parte più significativa del curriculum. Gli elementi da indicare per ogni esperienza professionale sono:
– il periodo di tempo occupato
– il nome dell’azienda
– il settore di mercato in cui opera
– la posizione ricoperta

Partite dalle esperienze più recenti. Per l’ultima esperienza lavorativa, indicate le attività compiute e il grado di responsabilità, le caratteristiche dei progetti sviluppati e i risultati ottenuti.
Anche le esperienze di stage devono essere evidenziate: breve descrizione dell’esperienza compiuta, dell’ente e delle qualità sviluppate.
Vanno riportate tutte le esperienze maturate, anche quelle in nero. In caso di colloquio, basta raccontare la situazione reale: il selezionatore è interessato solo alle competenze acquisite dal candidato e non al contratto con cui è stato inquadrato.
Se le attività lavorative sono molte, evidenziate quella più attinente al campo di attività del destinatario del curriculum.

Esperienze formative
Indicare:
– il titolo del corso;
– la durata;
– l’ente organizzatore;
– la votazione ottenuta.
In caso di più attività di formazione è utile evidenziarne una a seconda del destinatario del curriculum.

Conoscenze informatiche
In generale è importante indicare:
– gli ambienti operativi (Windows, Unix);
– programmi di uso generale (Word, Excel, Power Point);
– altri programmi fondamentali per la propria area professionale;
– i corsi di formazione seguiti e la durata;
– l’utilizzo di Internet con eventuale conoscenza di linguaggi specialistici (java, html).

Lingue straniere
Per ogni lingua conosciuta vanno indicate:
– il livello (scolastico, buono, ottimo, madrelingua);
– le certificazioni conseguite;
– i corsi seguiti in Italia e all’estero, indicandone la durata, i periodi di stage all’estero, l’eventuale pratica per motivi di lavoro o scolastici.

Hobby e interessi personali
L’indicazione di hobby e interessi personali è utile al selezionatore per tracciare meglio un profilo del candidato. Si possono indicare: sport praticati, interessi per la lettura, la scrittura o il cinema, viaggi, attività di volontariato.
Non è indispensabile inserire hobby o interessi, ma vale la pena di farlo se si ritengono significativi e collegati in qualche modo all’area professionale a cui ci si rivolge.

 

Qualche consiglio

– Vivacizzate il testo con soluzioni grafiche quali neretti, sottolineature, corsivi.
– Adottate un linguaggio semplice.
– siate diretti, evitando la terza persona parlando di se stessi.
– Curate l’aspetto grafico del curriculum. Attenzione anche agli errori.
– Utilizzate per la stesura il computer (solo se richiesto va scritto a mano).
– Agevolate la lettura prevedendo sufficienti margini e spaziature e dividendo il curriculum in paragrafi, ciascuno contrassegnato da un titolo evidenziato.
– Personalizzate il curriculum, facendo riferimenti al destinatario o competenze possedute in relazione al posto di lavoro offerto.
– Siate brevi: la lunghezza ideale è di una pagina, massimo una e mezza.

 

Errori da evitare

– Allegare documenti, certificazioni e fotografie a meno che non vengano richiesti.
– Scegliere la stesura manoscritta, salvo richieste per valutazioni grafologiche.
– Allegare referenze personali.
– Fare riferimento a questioni di denaro.
– Nella cronologia, mettere in testa le esperienze più lontane.
– Inviare curriculum fotocopia in quantità industriali.
– Inviare il curriculum genericamente a enti, aziende, organizzazioni e non a uffici o responsabili del personale.
– Dimenticare di rileggere il testo, soprattutto se sono presenti parole straniere.
– Mentire: durante il colloquio si verrebbe immediatamente scoperti.
– Essere troppo sicuri di sé, scrivendo ad esempio “solo con un colloquio vi renderete conto delle mie effettive capacità”.
– Lasciare vuoti temporali tra un’occupazione e l’altra. Se questo capita, bisogna spiegarne le cause.

Importante: Inserire a nota del curriculum una liberatoria. Il rischio, in caso contrario, è di essere automaticamente scartati da chi si occupa di selezione. E’ possibile utilizzare la seguente formula: “Ai sensi della legge 196/03 autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le esigenze di selezione e comunicazione”.

– Firmare il curriculum (a mano).

 

La lettera di presentazione

Il principale obiettivo della lettera di presentazione, inviata insieme al curriculum vitae, è quello di permettere il primo contatto con l’azienda e catturare l’attenzione del selezionatore.
Serve per sostenere la candidatura spiegando i motivi per cui si ritiene di poter essere il candidato ideale.
E’ quindi importante evitare formule generiche, ma far capire al selezionatore che siete interessati proprio a quell’azienda motivando il vostro interesse.
Eventualmente (ma solo se sapete esattamente di cosa state parlando!) potete anche accennare a proposte o progetti che avete elaborato per il settore in cui chiedete di essere inseriti.
Senza ripetere il contenuto del curriculum allegato, la lettera di presentazione offre anche la possibilità di chiarire in poche righe aspetti della vostra personalità, per esempio:
– punti di forza: disponibilità a viaggiare, a trasferimenti, a tirocini e/o stage, conoscenze linguistiche, ecc.
– caratteristiche personali: capacità di adattamento a diversi ambiti di lavoro, di rapportarsi con gli altri, elementi del proprio carattere, ecc.
– aspettative personali e professionali: studi, esperienze, hobby e interessi.
La lettera di presentazione può essere: la risposta ad un annuncio letto su un quotidiano oppure motivata da una candidatura spontanea.
Nel primo caso è importante specificare il riferimento all’inserzione e al giornale su cui è apparsa. Se si tratta di una candidatura spontanea, occorre invece precisare le motivazioni che hanno indotto a candidarsi per quell’impresa.
Il selezionatore deve sempre capire come il candidato è venuto a conoscenza dell’azienda e perché si sente adatto per quel posto.
La capacità di sintesi è la componente essenziale per dimostrare la propria professionalità. Le frasi devono essere corte e i verbi usati all’indicativo, perché un condizionale potrebbe essere sintomo di pessimismo.
La corretta stesura della lettera di presentazione deve avere la seguente struttura:

Intestazione

I dati personali vanno scritti in alto a sinistra, mentre il nome e l’indirizzo dell’interlocutore vanno, un po’ più in basso, a destra del foglio.

Testo

Dovrà essere composto da alcuni elementi essenziali:
1) Il riferimento all’inserzione oppure il motivo per cui ci si candida in quella particolare azienda.
2) Motivazione delle scelte scolastiche e universitarie. Si tratta di un’area importante soprattutto per chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro. Chi ha già maturato esperienze professionali, invece, potrà ridurre questa parte.
3) Presentazione delle esperienze professionali e lavorative. Si farà riferimento alle aziende in cui si è lavorato, ai settori nei quali si è operano e alle dimensioni. Può essere anche interessante presentare le motivazioni di eventuali cambiamenti di azienda.
4) Descrizione delle proprie caratteristiche personali e professionali reali.
5) Interesse per l’azienda, facendo esplicito riferimento alle attività, agli eventuali successi dell’azienda e al settore in cui si vorrebbe essere inseriti.
6) Il richiamo ad un successivo colloquio, in cui si spera di approfondire la reciproca conoscenza.

Congedo

Ricordare che si allega il proprio curriculum vitae. Dopo i saluti, la lettera va sempre firmata.

 

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