Lavorare da casa con PC è possibile, ecco come fare
Se appena qualche tempo fa lavorare da casa con un PC senza raggiungere l’azienda poteva essere una opzione, i recenti avvenimenti in fatto di pandemia ne hanno incentivato esponenzialmente le possibilità.
Che si tratti di lavorare da casa il 100% del proprio tempo o farlo in modalità ibrida, ovvero consentire al dipendente di definire, in base alle proprie necessità e organizzazione di vita, in che percentuale lavorare da casa o essere presente in ufficio, sembra essere il principale orientamento delle imprese.
Smart Working e Telelavoro
Molte persone tendono ad associare lo smart working al più datato telelavoro commettendo in realtà un errore che si basa sull’idea che smart working sia semplicemente la traduzione in italiano del termine telelavoro.
Nella realtà lo smart working ha una diversa modalità di esecuzione, sostanziale ed anche contrattuale.
Mentre il classico telelavoro consiste solitamente su prestazioni lavorative svolte al di fuori della sede di lavoro con il supporto di tecnologie, lo smart working è una vera e propria filosofia manageriale.
Work Location Tool ad esempio è il nome dello strumento sviluppato da Big G (Google) che consente di calcolare come cambierebbero la retribuzione ed i benefici per il lavoro a distanza se ci si trasferisse in una posto più economico o più costoso.
Google ha previsto che nel modello di lavoro post-pandemia il 60% dei suoi dipendenti si incontrerà negli uffici solo pochi giorni alla settimana e il 20% dei suoi dipendenti sarà in nuovi uffici, mentre un altro 20% sceglierà di lavorare da casa.
Lavorare da casa
caratteristiche normative:
Conciliare, innovare e competere sono i 3 obiettivi che la normativa che incentiva lo smart working si propone.
Il concetto di lavoro agile o smart working include in realtà una moltitudine di aspetti variegati come la flessibilità dell’orario e del luogo di lavoro sino alle forme di welfare aziendale per facilitare i lavoratori genitori o impegnati in forme di assistenza parentale.
Per adottare lo smart wonking in azienda è necessario un accordo scritto tra datore di lavoro e dipendente, il quale dovrà essere inviato telematicamente confermando quindi l’elemento della volontarietà tra le parti stabilendo i seguenti contenuti minimi:
Durata
L’accordo può essere a tempo indeterminato o determinato.
Preavviso
Il recesso dal contratto è possibile con un preavviso minimo di 30 giorni (90 per i lavoratori disabili) per gli accordi a tempo indeterminato o in presenza di un giustificato motivo.
Come e quando
Il contratto deve citare la disciplina dell’esecuzione della prestazione lavorativa al di fuori dei locali aziendali, con particolare riguardo agli strumenti tecnologici utilizzati e al rispetto del diritto alla disconnessione per il lavoratore.
Potere di controllo e capacità disciplinare
Nell’accordo devono essere illustrate le modalità di controllo della prestazione lavorativa all’esterno dei locali aziendali, tenendo conto dell’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori.
Trattamento retributivo
Il trattamento normativo e retributivo deve essere il medesimo, come l’adozione delle adeguate norme di sicurezza. In particolare, per quanto riguardo l’orario di lavoro, di fianco al riconoscimento del diritto alla disconnessione, la norma riconosce come inviolabili i limiti di orario previsti dalla normativa vigente e dalla contrattazione collettiva.
Tutela infortuni
I lavoratori “agili” hanno diritto alla tutela prevista in caso di infortuni e malattie professionali anche per quelle prestazioni rese all’esterno dei locali aziendali e nel tragitto tra l’abitazione ed il luogo prescelto per svolgere la propria attività.
Lavorare da casa
oltre lo Smart working
Non esistono solamente però smart working o lavoro agile ma è possibile lavorare da casa con un PC svolgendo una moltitudine di attività non necessariamente vincolate ad una singola azienda.
Il campo imprenditoriale offre poi migliaia di opportunità per coloro che desiderano l’indipendenza dal posto di lavoro ed hanno la stoffa per rischiare in proprio.
Al netto di quelle che sono le attività condotte in qualità di lavoratore subordinato il web offre numerose proposte da cogliere al volo per avviare una propria attività.
Proprio a causa di questa enorme offerta è consigliabile vagliare approfonditamente le condizioni contrattuali ed eventuali obblighi prima di iniziare la collaborazione lavorativa.
Che tipo di inquadramento contrattuale scegliere?
Quanto voglio guadagnare? Potrebbe essere la domanda da porti per valutare a priori l’impegno ed il tipo di attività da scegliere.
Seguita naturalmente da “quale tipo di inquadramento mi serve?”, diverso, molto diverso è infatti il tipo di inquadramento contrattuale con il quale si avvia l’attività. Tassazioni, obblighi, iscrizioni e normative diverse infatti caratterizzano i vari tipi di rapporti lavorativi.
Lavorare da casa con il pc preclude nella maggior parte dei casi un rapporto di lavoro di tipo “collaborazione professionale” e come tale richiede oltre una certa soglia di fatturato (oggi di 5000 euro) l’apertura di una partita IVA.
Per consentirti di versare le imposte dovute sui guadagni realizzati con il tuo lavoro da casa per avviare la tua posizione lavorativa a partita IVA dovrai decidere il regime fiscale più consono.
Il consiglio per i principianti è quello di rivolgersi ad un commercialista professionista che saprà certamente consigliare la migliore soluzione. Se desideri documentarti prima di incontrare un consulente potrai visionare siti dedicati all’argomento (alcuni siti abbastanza esaustivi sono Fisco Easy, il Commercialista on line o Contabilità fiscale).
Lavorare da casa,
quale lavoro svolgere:
Il primo passo importante è quello di chiarire esattamente quale attività ti attrae e svolgi con successo ed entusiasmo tanto da poterla trasformare in un lavoro.
Definito il settore sarà sufficiente visionare i principali siti di offerte e portali dedicati al lavoro come ad esempio Indeed, Linkedin, InfoJobs per individuare le prime offerte di lavoro da valutare.
Di seguito ti riassumo alcune fra le principali professioni che si possono svolgere generalmente da casa con un PC:
Affiliazioni
Semplice attività che consiste nel vendere e promuovere prodotti o servizi di altre aziende ricevendo una percentuale sul fatturato prodotto.
Copywriting / Blogger
Professione ideale per chi ama (e sa) scrivere al servizio di aziende come collaboratore oppure in maniera indipendente per un proprio blog/sito web.
Trading online
Attività complessa che consiste nell’acquistare e vendere prodotti finanziari attraverso apposite piattaforme.
Traduttore
Attività ideale da svolgersi al proprio domicilio per clienti privati o aziende che operano generalmente con l’estero.
Moderatore di forum e chat
Questa figura ha il compito di controllare periodicamente la qualità dei contenuti generalmente su un forum, gestisce le conversazioni sulle chat, controlla i messaggi dei naviganti ed evita discussioni non pertinenti, facendo rispettare la policy dal sito.
Social Media manager
Questa figura si occupa di gestire le pagine social (Linkedin, Facebook, Instagram, Twitter ecc.) delle aziende per le quali lavora.
Addetto all’inserimento Dati (Data Entry)
È per autonomasia il lavoro ideale per chi intende lavorare da casa con un PC e consiste nel popolare archivi e data base con i dati che le aziende gli forniscono.
Addetto Call Center / assistenza clienti
Rispondere al telefono per conto di aziende o fornire assistenza ai loro clienti è una possibilità.
Teleseller
Vendita a distanza di prodotti o servizi per conto di aziende clienti.
Programmatore / assistenza PC
Per questo ruolo ci volgliono esperienza e conoscenze specifiche ma rimane fra le principali figure che godono della modalità di lavoro a distanza.
Altre opportunità di lavoro da casa con il PC a questo link:
OFFERTE DI LAVORO DA CASA CON IL PC
I vantaggi di lavorare da casa
Alcuni vantaggi di lavorare da casa con un PC sono innegabili, ad esempio esempio:
- la flessibilità di orari,
- la riduzione di tempi e costi per recarsi sul posto di lavoro,
- la migliore qualità della vita
Gli svantaggi di lavorare da casa
Il rovescio della medaglia di lavorare da casa è costituito invece dai seguenti principali svantaggi:
- il senso di solitudine molto accentuato,
- il disagio che deriva dalla scarsa/bassa interazione con i colleghi di lavoro in particolare a livello umano,
- la sensazione della scarsa considerazione del proprio ruolo da parte dei famigliari e conoscenti,
- i fattori di distrazione dovuti alla mancanza di separazione tra ambiente lavorativo e ambiente domestico,
- la mancanza di distinzione dalle giornate lavorative e le ferie
- ed in ultimo pare sia notevole anche la tendenza ad in grassare a causa della sedentarietà della mansione.
Milioni di persone in tutto il mondo svolgono comunque questo tipo di attività di lavoro da casa con successo e senza problemi.
Un semplice consiglio è sicuramente quello di rimanere “connessi” con l’esterno organizzando sovente incontri di lavoro fuori dallo spazio casalingo. Realizzare riunioni reali e spostamenti frequenti per evitare proprio l’isolamento che tanto pesa su chi sceglie il lavoro a distanza o telelavoro.
In ultimo adibire poi a vero e proprio ufficio una zona del vostro appartamento e relegarla alle esclusive attività lavorarive può aiutare ad identificarvi meglio nel ruolo.
ATTENZIONE! Il miglior consiglio prima di cominciare
Il lavoro a distanza si presta (purtroppo) ad essere mal interpretato e deformato nel suo significato più profondo.
Esistono organizzazioni che sfruttando appunto l’appeal della formula lavorativa cercano di promuovere i loro prodotti/servizi come una sorta di simil-lavoro, previo l’acquisto di corsi di formazione a pagamento o costosissimi pacchi start up.
Lo smart working è una cosa seria, un vero e proprio lavoro e come tale è regolato da relative normative di riferimento, sarà quindi l’azienda che offre il lavoro a dovervi pagare per l’impegno che dedicate e non il contrario!
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